Dietro il marchio

Design Series: intervista esclusiva con il GM di Product Design di Sea to Summit, Dave Thompson

The Design Series: Exclusive interview with Sea to Summit GM of Product Design, Dave Thompson

Intervista condotta e redatta da Sophia Llewellyn

Per Sea to Summit, il compito più importante del marchio è quello di creare attrezzature studiate fin nei minimi dettagli per farti avvicinare alla vita all'aria aperta. Nella nostra Design Series vi portiamo dietro le quinte, a conoscere le persone che compongono il team creativo, lungimirante e innovativo di Sea to Summit. 

Oggi ti presentiamo Dave Thompson. In un'intervista esclusiva con il nostro General Manager di Product Design, scopriamo qual è il ruolo di Dave e come si svolge una giornata media all'interno di Sea to Summit, cosa significa "design eccezionale", quali sono le aree più interessanti di opportunità e crescita per il design nel settore outdoor e molto altro ancora. 

Quindi, senza ulteriori indugi, ecco la nostra intervista di Design Series con Dave.

Cos'è che ti ha spinto a intraprendere una carriera nel design? È stata una scelta naturale, qualcosa che hai sempre desiderato, o ti sei trovato in questo ruolo un po' per caso?

Se ripenso a quando ero giovane, ricordo che costruivo o fabbricavo sempre qualcosa, a caso, usando tutto quello che trovavo. Da adolescente, poi, ho capito il mio amore nel costruire gli oggetti quando ho scoperto la liuteria, cioè la costruzione di strumenti a corde. Questa è stata la mia prima incursione nel mondo della progettazione, utilizzando materiali diversi per creare qualcosa di bello e allo stesso tempo molto funzionale. I miei primi ruoli professionali sono stati più commerciali, ad esempio negli acquisti o nella gestione del marchio; ma a un certo punto, capii che volevo riprogettare i prodotti che acquistavo per creare una proposta più entusiasmante per i nostri clienti. Questo, oltre al fatto che i fogli di calcolo non erano esattamente la mia passione, mi suggerì che perseguire una carriera incentrata sul design poteva essere una progressione naturale. L'ho trovato molto più appagante a livello personale e mi è sempre piaciuto aggiungere valore al prodotto, nelle varie aziende con cui ho lavorato.

Sei il Responsabile della progettazione dei prodotti di Sea to Summit, cosa comporta questo ruolo? Puoi descriverci qualche processo, o dirci qualcosa sulle competenze e le attività quotidiane coinvolte in questo ruolo?

Sea to Summit ha sempre nutrito un'ampia base di conoscenze e competenze con la nostra cultura del design, e penso che ciò si rifletta nella lunga attività all'interno del nostro team. Al giorno d'oggi abbiamo diverse persone che contribuiscono a guidare il processo di creazione di nuovi prodotti, quindi siamo in una fase entusiasmante in cui possiamo crescere ancora per coltivare l'innovazione in cui crediamo, in linea con il marchio.

Con un team di prodotto in crescita, dobbiamo sostenere noi stessi e sostenere il nostro punto di vista, che si allinea con il marchio e risuona con il cliente. In quest'ottica, a parte le attività relative all'amministrazione, il mio ruolo è quello di mantenere il nostro team di progettazione impegnato, motivato e ispirato, per far sì che la nostra produzione sia migliore e senza intoppi. La gestione del cambiamento è impegnativa, poiché siamo costantemente alla ricerca di nuovi processi e metodi per migliorare il nostro processo creativo. Anche la gestione degli stakeholder è una parte vitale del ruolo.

Cosa significa per te un "design eccezionale"? Puoi farci qualche esempio di un design del prodotto che ritieni eccellente e spiegarci perché?

Penso che molti designer farebbero volentieri riferimento ai principi di Dieter Rams come ottima lista di controllo del loro kit di strumenti.

Per me, si ha un "design eccezionale" quando un prodotto capisce istintivamente il suo utente, risolve i problemi e migliora l'uso e la funzione, rendendo facile interagire con quel prodotto. Forma e funzione svolgono entrambe un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo.

Vediamo questo tipo di design in modo più eclatante nel campo della tecnologia, con innovazioni come il Face ID di Apple, grazie al quale l'utilizzo delle dita per inserire il codice di accesso non è più necessario per accedere al telefono. Un altro esempio potrebbe essere il geofencing, tramite il quale il sistema di allarme domestico si disattiva quando ti avvicini a casa, in base alla tua vicinanza. Tra gli esempi più interessanti, l'attrezzatura da esterno include elementi semplici, come un blocco a cavo prigioniero che consente la chiusura con una sola mano, o l'innovazione nell'architettura del palo della tenda per creare spazio ed eliminare il senso di claustrofobia.

Qual è il tuo rapporto con la natura, l'avventura e il mondo del campeggio?

Penso di provare semplicemente rispetto e reverenza verso la natura, che ci aiuta a sbarazzarci del superfluo in questa vita sempre più indaffarata. È un'importante fonte di pace. Ho una famiglia giovane, quindi provo una grande soddisfazione nel vedere i miei figli connettersi con la natura come ho fatto io. Questo aumenta la fiducia in sé stessi e ispira un forte senso dell'avventura oltre alla passione per la conoscenza del mondo naturale. In questi giorni sono tante le cose che richiedono la nostra attenzione: pressioni sociali, lavoro, scuola, ecc., Perciò è importante per me che i miei figli abbiano la capacità di concentrarsi su ciò che conta e di imparare a essere determinati nel perseguire il proprio equilibrio.  

In che modo ritieni che il design del prodotto nel settore outdoor influenzi la vita di chi utilizza quel prodotto?

Nella mia carriera ho avuto la fortuna di lavorare in diversi settori, dai prodotti tecnologici di consumo, l'audio, la salute dell'udito e l'industria outdoor. Quello che amo del cliente outdoor è che è sempre follemente appassionato delle sue attività all'aria aperta; tutti hanno in testa un viaggio e la visione di un'avventura! È divertente avere conversazioni con persone appassionate perché hanno una vivace disponibilità a investire in un'idea o in un'attrezzatura.

In Sea to Summit, crediamo profondamente che la nostra attrezzatura sia l'instancabile alleato dei nostri clienti. Un giorno qualcuno ci racconterà di come le nostre sacche stagne hanno tenuto al sicuro le attrezzture più importanti in un momento di difficoltà o semplicemente che il pasto cucinato era decisamente migliore. Quell'idea di essere un alleato instancabile è radicata, e quando progettiamo dà senso a quello che stiamo facendo. Non c'è niente di meglio che creare un prodotto per le persone che le aiuti a sentirsi sostenute quando coltivano le loro passioni.  

Dave con Stevie Wonder quando lavorava nel settore audio.

Quali ritieni che siano le aree di opportunità e crescita più interessanti per il settore outdoor e perché?

Ho sempre pensato che lo sviluppo dei materiali nel settore outdoor si sia evoluto tanto quanto l'industria tecnologica, e non credo che rallenterà. Il desiderio collettivo del mondo dell'outdoor di prendersi cura dell'ambiente è in aumento: l'avanzamento dei materiali è inarrestabile ovunque ci si giri, dal packaging ai polimeri ai tessuti tecnici. Penso che per i marchi la vera opportunità risieda nel modo in cui interpretano le nuove tecnologie in modo che possano connettersi con i consumatori in modo avvincente e autentico.

Considerando che il tuo ruolo comporta non solo la progettazione del prodotto ma anche la gestione delle persone, come trovi il giusto equilibrio tra una leadership efficace lasciando però ai designer lo spazio per la creatività e il libero pensiero?

Ottima domanda! Penso che creare confini sani all'interno del team sia fondamentale per trovare quell'equilibrio. Come team di progettazione, siamo un buon mix di personalità. Conosciamo i punti di forza e i limiti degli altri e non ci prendiamo troppo sul serio, il che aiuta a creare una cultura divertente e creativa. Come squadra, ci permettiamo di e puntiamo a perseguire le idee stravaganti e sconsideratamente irragionevoli che emergono. Tuttavia, dobbiamo anche considerare la nostra responsabilità nei confronti dei nostri colleghi, del marchio e dei clienti per riportare quelle idee sulla terra e offrire qualcosa di fantastico.


Cosa significa per te il design del prodotto Sea to Summit e cosa lo distingue dalla concorrenza?

Sono un grande sostenitore del fatto che il prodotto e il brand vadano a braccetto, per costruire una promessa che coinvolge le persone.

La genesi di Sea to Summit è avvenuta con l'attrezzatura tecnica che ha facilitato una storica salita al Monte Everest. Sentiamo intrinsecamente che i prodotti che realizziamo si rifanno a quella motivazione fondamentale: essere un alleato instancabile nella propria epica ricerca.

Di fatto, avere concorrenti o aziende paritetiche nello stesso mercato significa correre il rischio di condividere utti la stessa motivazione, il che è spesso vero, ma Sea to Summit ha un'impronta unica. Forse è per le nostre radici australiane, o per il design eccentrico, sta di fatto che abbiamo creato una cultura di cui i nostri clienti vogliono far parte. 

Dave in una call via web nella vecchia sede dell'ufficio con la fabbrica intorno al 2008.

Se dovessi scegliere il prodotto di cui sei più orgoglioso, quale sarebbe e perché?

Sono molto entusiasta dei prodotti che abbiamo consegnato nel 2023 e quelli della nostra prossima stagione 24. I prodotti sono freschi e ho visto il nostro team crescere in modo molto positivo.

Guardando indietro, tuttavia, probabilmente i prodotti di cui sono più orgoglioso sono i nostri sacchi a pelo. Abbiamo lanciato la categoria nel 2010 in un momento in cui eravamo principalmente un marchio che produceva accessori. È stato un punto di riferimento per Sea to Summit, da lì siamo entrati in qualcosa di più grande e abbiamo cambiato il percorso del marchio. La categoria "sonno", è ora una pietra miliare di ciò che facciamo.

In che modo il tuo ruolo professionale di product designer ha influenzato la tua vita personale?

In generale, il mio percorso professionale è stato incredibilmente gratificante dal punto di vista della soddisfazione creativa.

Ma in termini più personali, ho scoperto che il design richiede un alto livello di empatia, per stimolare la consapevolezza delle esigenze fondamentali dell'utente. Scomporre un'idea nel processo creativo e ricostruirla attraverso quella lente empatica porta a una comprensione più profonda dell'altra parte, della persona che riceve il design e delle sue potenziali interazioni con il prodotto.

Credo fermamente che questo concetto di empatia sia un elemento essenziale nelle relazioni e che influenzi il modo in cui cresciamo e risolviamo i conflitti con gli altri sia nelle interazioni personali che professionali.

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