Finders Keepers con Scotty e Mattsy
Condotto e scritto da Dave Sonntag.
Questa settimana abbiamo avuto il piacere di parlare con i nostri nuovi ambasciatori, gli escursionisti australiani Scott Williams (Scotty) e Jason Matts (Mattsy). Passando dal packrafting più spinto ai più profondi discorsi filosofici, i due compagni illustrano tutte le gioie che l'avventura all'aria aperta offre loro e spiegano il motivo per cui noi tutti disponiamo degli strumenti giusti per partire alla scoperta.
Dunque, potete scegliere solo un tipo di avventura: costa, montagna o fiume. Quale preferite e perché?
Scotty: Sicuramente fiume. Sono cresciuto sulla costa, ma con il passare degli anni ho imparato ad apprezzare particolarmente le avventure lungo i fiumi. Di solito c'è meno gente, il terreno è invitante, si pesca bene... e molto spesso i campeggi in riva al fiume sono a dir poco stupendi.
Mattsy: Vorrei dire fiume per gli stessi motivi citati da Scotty, ma se proprio devo scegliere, dico montagna. C'è molto da dire sulla questione sfida-ricompensa: la fatica durante la salita, il luogo interiore in cui ti trovi improvvisamente catapultato e inizi a mettere in discussione tutto... e la mente chiede al tuo corpo più di quanto a volte sia disposta a dare in mancanza di una spinta vigorosa.
In quei momenti impari molto su te stesso, ed è proprio in quei frangenti che elaboro alcuni dei miei pensieri più profondi.
A proposito di pensieri profondi, entrambi avete pubblicato dei bellissimi messaggi filosofici sui vostri social. Parlatemi un po' di come il tempo trascorso all'aria aperta vi ha aiutato a trovare un senso nella vita. Cosa vi ha insegnato la natura?
Scotty: Oddio, da dove comincio? Lo spazio selvaggio mi ha dato la possibilità di capire in maniera molto più nitida chi sono e cosa voglio dalla vita. Da quando mi sono avvicinato alle attività all'aria aperta, il modo in cui guardo il mondo è cambiato completamente.
Mi sento molto più connesso con ciò che mi circonda e questo mi dà un senso di pace indescrivibile. La natura mi ha anche permesso di provare un'ampia gamma di emozioni, soprattutto quando mi trovo nel bel mezzo di viaggi particolarmente lunghi. Passi dalla completa stanchezza e dall'orlo dell'esaurimento alla gioia assoluta e all'euforia. Si ha a che fare con sensazioni che non è possibile provare nella vita di tutti i giorni.
E tu, Mattsy?
Mattsy: La vita spesso ti travolge. È una serie costante di preoccupazioni, cose a cui pensare, decisioni da prendere. E poi, all'improvviso, ti trovi a camminare nel sentiero o a pagaiare lungo un fiume, e cosa vedi? Cosa senti? Il mondo esattamente come doveva essere. Inizi a capire molto velocemente cosa è importante per te. Ti aiuta a rallentare. Ti libera da quel fastidioso rumore in sottofondo. Ti insegna che qui fuori tutto vive e muore e che la vita è semplice se lasci scorrere così com'è.
Nel recente video della campagna che abbiamo realizzato con voi due, dite che non è possibile stabilire se un'avventura potrebbe portare a trovare "quella cosa" che si vuol fare nella vita. È questo quello che avete provato all'aria aperta? È bastato un solo viaggio per portarvi a questa consapevolezza?
Mattsy: Da piccolo mi è sempre piaciuto andare in campeggio, camminare nei boschi, pescare e fare cose del genere, ma è stato solo quando ho prestato servizio come soldato di fanteria nell'ADF [Australian Defence Force] che ho avuto la possibilità di immergermi nella natura più vera e profonda. È lì che ho iniziato a pormi una serie infinita di domande sulle cose che vedevo là fuori: le formazioni rocciose, le piante, gli animali, gli insetti... tutto. Non mi sentirete mai parlare di energie anomale se non di quelle che ho provato in quei momenti: energie uniche e straordinarie.
Amavo la semplicità di vivere con il mio zaino. Ovunque andassi, avevo tutto ciò di cui avevo bisogno. Una volta lasciato l'esercito, il bisogno di esplorare i luoghi incontaminati mi ha permeato a tal punto da portarmi ad aprire il mio canale YouTube.
Scotty: Nel mio caso, si è trattato più una presa di coscienza graduale. Quando avevo circa 19 anni, io e due amici abbiamo camminato per circa 50 chilometri da Sussex Inlet a Bawley Point, trascorrendo le nostre notti dormendo sulla spiaggia sotto le stelle. È stata la mia prima vera avventura zaino in spalla e mi è piaciuta tantissimo. In quel momento, ho capito che era questo il tipo di cose che mi rendevano felice.
Come conciliate le vostre avventure con le incombenze settimanali? Con il lavoro, la famiglia, ecc.?
Scotty: Il vantaggio di lavorare per me stesso [come fotografo freelance] è di poter decidere quando sono disponibile o meno. Questa flessibilità mi permette di prendermi un giorno o due di riposo ogni quindici giorni per partire all'avventura. Mi considero decisamente fortunato.
Mattsy: Lavoravo quattro giorni alla settimana durante i primi due anni di gestione del mio canale YouTube. A onor del vero, se non avessi cercato di filmare e modificare i viaggi che stavo facendo all'aperto, quello sarebbe stato l'equilibrio definitivo. Avevo trovato la mia passione e l'altro lavoro mi dava la possibilità di farlo a tempo pieno. Ma fino a quel momento, il fatto di dover andare a lavorare dalle nove alle cinque e di non essere in grado di riversare tutta la mia energia in ciò che volevo davvero fare mi trasmetteva piuttosto ansia. Alcune persone riescono a equilibrare questi aspetti... ma non io.
Onesto, direi. Detto questo, che consiglio dareste a qualcuno che sente di non avere il tempo o le risorse per iniziare a esplorare la natura? Come possono intraprendere questo viaggio nonostante la loro vita frenetica?
Scotty: Si parte dal basso. Non è sempre necessario imbarcarsi in grandi avventure per raccogliere i frutti della natura. A volte basta trovare un bel posto dove sedersi sotto un albero oppure vicino a un ruscello o a un fiume.
Mattsy: Sì, ed è sorprendente quanto si possa vedere e di quanto si possa fare esperienza in un viaggio di una sola notte. Armatevi di quello che avete e, una volta deciso che l'occorrente fa al caso vostro, investite il vostro denaro in attrezzature di qualità che vi dureranno per anni e anni. Non fate programmi: scrollatevi di dosso la pressione e le aspettative in vista della partenza.
Un buon consiglio. Qualche storia di quando avete iniziato a fare attività outdoor? Cose per cui vi viene da ridere al solo pensiero?
Scotty: Praticamente tutto [ride]. Ricordo di aver portato con me la soffice coperta di mia madre in uno dei miei campeggi zaino in spalla [ride], e il cibo che mangiavo era praticamente limitato a ravioli in scatola e fagioli cotti.
Mattsy: Non so nemmeno da dove cominciare. Ho vissuto tante storie da raccontare durante gli anni trascorsi nell'esercito. C'è da dire che bisogna avere un forte senso dell'umorismo per sopportare il ruolo di fanteria! Tante notti gelide trascorse seduto su un mucchio di rocce sul fianco di una montagna in pieno inverno. Nessun equipaggiamento per dormire, nessun riparo. Seduto lì dal tramonto all'alba, fradicio, a fissare l'oscurità e a mettere in discussione tutte le decisioni della mia vita. Storie che non molte persone rievocherebbero con affetto e sorrisi, invece noi sì, potete starne certi.
Come vi preparate per i viaggi brevi e spontanei rispetto alle esplorazioni più lunghe?
Scotty: Svolgendo questa attività da così tanto tempo, spesso me la cavo abbastanza facilmente con i viaggi rapidi e spontanei. Ho una lista di luoghi lunga come una pergamena, quindi non faccio mai nessuno sforzo per trovare nuovi posti. Inoltre, la mia borsa è praticamente sempre mezza piena.
Per quanto riguarda i viaggi più lunghi, questi richiedono sempre molta più pianificazione, soprattutto se si tratta di tragitti tra uno stato e l'altro o all'estero. Ma ripeto, dopo averlo fatto per anni, ci metto relativamente poco a organizzarmi. All'inizio di quest'anno sono partito per la Nuova Zelanda per un viaggio di sei giorni e ho prenotato i miei voli soltanto 36 ore prima di partire, perché avevo notato una serie di giorni favorevole dal punto di vista meteorologico. Questa attività richiede una capacità di adattamento tempestivo.
Mattsy: Di solito, il mio zaino è piuttosto standardizzato, ma c'è quasi sempre qualcosa che lascio a casa. Una volta là fuori, però, mi faccio una risata e mi adatto alla situazione. In genere conosco i punti di partenza e le destinazioni, ma tendo ad approfondire relativamente poco le fasi che compongono il tragitto stesso. Per me, l'avventura è questo: non sapere dove troverai il campo o quali saranno le sue condizioni.
E senza dubbio è qui che entra in gioco l'attrezzatura di alta qualità... Di recente, siete entrambi diventati ambasciatori Sea to Summit. Diteci cosa significa per voi.
Scotty: È un onore collaborare con un marchio che vanta un'ottima reputazione in tutto il mondo per la qualità della sua attrezzatura. Uso l'attrezzatura Sea to Summit praticamente da quando ho iniziato, quindi questo è il momento perfetto per salire a bordo. Inoltre, il fatto che sia un marchio australiano è un vantaggio non indifferente!
Mattsy: Anch'io uso l'attrezzatura STS per quasi tutte le mie avventure all'aria aperta. Soprattutto le care vecchie sacche stagne. Proprio quelle sacche che mi hanno accompagnato ovunque durante il periodo nell'esercito. Perciò, avere la possibilità di collaborare con un marchio che considero da sempre affidabile e di qualità... è davvero un onore. È un altro elemento che mi porta a pensare che fare qualcosa che si ama veramente alla fine viene notato e apprezzato.
Abbiamo già superato la metà del 2024. Prossime avventure in programma per il resto dell'anno?
Scotty: Beh, io e mia moglie abbiamo appena avuto un bambino. Dunque sarà questa la mia più grande avventura.
Che meraviglia, amico mio. Congratulazioni!
Scotty: Quindi, non so cosa mi riserverà il resto dell'anno. Probabilmente un sacco di pannolini da cambiare [ride]. Ma quest'anno è stato già abbastanza sorprendente. A maggio sono stato al Kimberley, nella remota Australia occidentale, dove ho trascorso quattro giorni a fare escursioni nei Bungle Bungle. Anche questa esperienza è stata straordinaria. Dopodiché, ho fatto un'avventura di sei giorni in barca a vela nell'Isola del Sud della Nuova Zelanda: un qualcosa di indescrivibile. Probabilmente il mio viaggio preferito finora.
Mattsy: Per ora sono stato a Tassie e ho appena iniziato una bella escursione intorno alle Mura di Gerusalemme. Sarò qui ad esplorare tutto ciò che posso, filmando le mie avventure. Dopodiché, si torna sulla terraferma per continuare il viaggio verso ovest e poi ovunque mi porti il vento!
Non vediamo l'ora di vedere dove ti porterà. Scotty, Mattsy... grazie per aver trovato il tempo di fare una chiacchierata.